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Molti dei miei haiku li scrivo seduta su una panca di legno, costruita da me, nel boschetto di casa mia dove abbiamo piantato tanti alberi che attraggono uccelli di tanti tipi e un'altrettanta variegata quantità d'insetti. Da loro e dal filare delle stagioni scaturiscono haiku e poesie. Nel boschetto ci sono anche arbusti da frutto, tra i quali due prugni cremisi.
Da poco ho scoperto l'autore giapponese KYOSHI e mi sono letteralmente innamorata dello spirito che emana dai suoi haiku, in stretta connessione con la natura. In particolare sono stata molto colpita da questa sua poesia
Crimson must be running
Through the trunk of
This red plum tree
Kyoshi Takahama
22 febbraio 1874 – 8 aprile 1959
Fu il principale discepolo di Masaoka Shiki e uno dei più importanti haijin (autore di haiku) del periodo Showa
*~*
Kyoshi è cresciuto con la convinzione che tutta la natura era sensibile. Pensava che fosse perfettamente naturale per un albero parlare, sentire emozioni o esprimere i suoi sentimenti. Il suo legame con la natura era in parte istintivo, in parte a causa del suo studio di infanzia e anche per l'influenza di Noh (dramma in maschera tradizionale con danza e canzone) in cui era molto esperto. Non scientificamente, ma nel suo modo poetico, Kyoshi comprendeva gli eleganti meccanismi di tutte le cose naturali.
Tradotto dall’inglese, autore Inahata Teiko
Inahata Teiko è la nipote di Takahama Kyoshi. Suo padre, Takahama Toshio (1900-1979), è stato il figlio maggiore di Kyoshi e suo successore come redattore di Hototogisu (The Mountain cuckoo)
tratto da Simply Haiku
The World of Kyoshi
by Inahata Teiko
Fasci di luce
nel bosco al tramonto
Ombre a righe
La mosca dorme
Una foglia si stacca
dal vecchio noce
Luna crescente
Presenti a migliaia
grilli e stelle
Piovono foglie
Dal nocciolo volano
pezzi d’estate
*~*
Sera magica
Tre bastoni d'incenso
al gelsomino
*~*
Poggio la schiena
contro l’albero spoglio
Voci nel vento
Un vento forte spazza le lastre gelide del vialetto facendo rotolare le foglie accartocciate, scorre lungo le file vuote dell'orto, corteggia la nostra rosa solitaria dal profumo appassito. Il vento è ovunque. I suoi gesti da spaventapasseri fanno fuggire tutti gli uccelli. Il suo soffio agita l'aria, agita la mia sciarpa trasformata in bandiera. Mi spettina, mi scompiglia i pensieri, getta i suoi semi di follia, semina la discordia tra cielo e terra. Il vento scombussola tutto il mio universo. Schiaffi di raffiche, le ombre dell'alloro sembrano nel panico, le cime dei pioppi nudi fremono. Mi accovaccio e con le dita gelate raccolgo del prezzemolo fresco, al riparo sotto la serra. Alzo lo sguardo, il cielo è completamente bianco.Qualcosa di minaccioso si annuncia ad ovest.
...
fiore di ghiaccio ~
l'uccello si rannicchia
nel nido caldo
...
vento gelido ~
il tepore di casa
porto dentro me